mercoledì 29 maggio 2013
Corso Progettazione Sociale: avviso sui crediti
In relazione al riconoscimento dei crediti da parte dell'Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Calabria per il Corso di Progettazione Sociale a San Giovanni in Fiore, l'associazione Be Equal ha inoltrato la richiesta che sarà vagliata giorno 7 giugno p.v. Pertanto al momento disponiamo solo di una convenzione verbale che sarà ratificata dopo la riunione del Consiglio dell'Ordine, con la specifica del numero di crediti. Per una verifica è possibile linkare sul sito dell'Ordas: http://www.ordascalabria.it/index.php?option=com_content&view=article&id=395:progettiamo-il-sociale&catid=37:corsi&Itemid=62
lunedì 20 maggio 2013
PROGETTIAMO
IL SOCIALE
Corso
di progettazione sociale
“Il
coraggio di avere un sogno, le competenze per realizzarlo”
Sono
aperte le iscrizioni al primo corso di Progettazione Sociale
Integrata
organizzato
dall'Associazione Be Equal in collaborazione con il Comune di San
Giovanni in Fiore e con il sostegno del CSV Provincia di Cosenza.
OBIETTIVI
DEL CORSO
Il
progetto formativo vuole preparare i partecipanti all'acquisizione di
una mentalità ed un’attitudine di tipo progettuale, fornire
un'abilità nell’elaborare e attuare progetti nelle diverse fasi,
sviluppare capacità di collaborazione nell’azione progettuale tra
figure professionali di settori e servizi diversi. Il progettista
sociale è una figura emergente a forte progressione occupazionale,
con un ruolo sempre più richiesto sul mercato del lavoro. Il corso
prevede momenti comuni di studio, formazione in aula, studio
individuale e di gruppo, apprendimento informale e laboratori
esperienziali nel
rispetto
delle aspettative e del ruolo dei partecipanti. Le lezioni mirate
analizzeranno i bandi nazionali per fornire le tecniche di base di
progettazione sociale.
Il
corso si terrà dalle 15.00 alle 18.00 presso il Polifunzionale
Futurapark, via G. Lopez nelle seguenti date :
05.06.2013,
12.06.2013, 26.06.2013, 03.07.2013, 10.07.2013, 17.07.2013
DESTINATARI
Il
corso è indirizzato a tutti i soggetti interessati e sensibili alle
tematiche trattate.
COME
ISCRIVERSI
Per
iscrizione inviare una mail al seguente indirizzo
odv.beequal@gmail.com indicando le proprie generalità, la formazione
acquisita e un recapito telefonico. Per informazioni e costi
telefonare al numero cell. 3288754981 oppure al 3899875488
Al
termine del corso sarà rilasciato attestato di partecipazione.
TERMINE
ULTIMO PER LE ISCRIZIONI
ENTRO
E NON OLTRE IL 4 GIUGNO 2013
Corso
in fase di accreditamento presso l’Ordine Professionale degli
Assistenti Sociali della Regione Calabria
*
Il corso sarà attivato al raggiungimento di n.15 partecipanti
giovedì 16 maggio 2013
Altre foto del corso di formazione in progettazione sociale a Lappano.
Grazie a tutte e a tutti per la intesa e proficua giornata di formazione di ieri. Un saluto affettuoso e un arrivederci a mercoledì prossimo. Gabriella
martedì 14 maggio 2013
lunedì 13 maggio 2013
Alternanza scuola lavoro
Oggi alcune responsabili dell'Odv Be Equal hanno partecipato ad un incontro con le studentesse dell'Istituto Professionale per i Servizi Sociali di Cosenza presentando l'ente e le sue attività principali. Nell'ottica di un apprendimento non formale e nel rispetto delle varie personalità presenti sono stati illustrati metodologie di lavoro e tematiche sociali di grande interesse soprattutto per il futuro delle stesse corsiste.
In
Italia, l’alternanza scuola lavoro è stata introdotta come
modalità di realizzazione dei percorsi del secondo ciclo e non come
sistema a sé stante (art. 4 legge delega n.53/03). Successivamente,
con il Decreto Legislativo n. 77 del 15 aprile del 2005, viene
disciplinata quale metodologia didattica del Sistema dell'Istruzione
per consentire agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno
di età di realizzare gli studi del secondo ciclo anche alternando
periodi di studio e di lavoro. La finalità prevista è quella di
motivarli e orientarli e far acquisire loro competenze spendibili nel
mondo del lavoro.
L'alternanza scuola lavoro si fonda sull'intreccio tra le scelte educative della scuola, i fabbisogni professionali delle imprese del territorio, le personali esigenze formative degli studenti. I percorsi di alternanza scuola lavoro possono prevedere l’utilizzo della metodologia dell’Impresa Formativa Simulata. La metodologia dell'Impresa Formativa Simulata (IFS) consente l'apprendimento di processi di lavoro reali attraverso la simulazione della costituzione e gestione di imprese virtuali che operano in rete, assistite da aziende reali. L'Agenzia Scuola ha realizzato un ambiente di simulazione in IFS Network.che offre agli studenti e agli insegnanti la possibilità di misurarsi con le problematiche legate alla costituzione e poi alla gestione di un’impresa, in tutto simile a quelle reali. Un modo nuovo e stimolante di approfondire contenuti ed avvicinarsi al mondo del lavoro in modo interattivo e divertente, attraverso un pratico ambiente di simulazione che riduce la distanza tra l'esperienza teorica e quella pratica.
E'
fondamentale inoltre inserire nella citata metodologia un percorso
di orientamento utile alla determinazione delle proprie scelte
future. "La centralità del ruolo
strategico attribuito all’orientamento nella lotta alla dispersione
e all’insuccesso formativo non
è da mettere in discussione. Il ruolo strategico dell’orientamento
viene collegato al fenomeno dell’insuccesso e della dispersione
mettendone in risalto le due facce del problema: da un lato, le
ricadute patologiche sul funzionamento del sistema scolastico stesso
e le conseguenze sul sistema economico-produttivo e, dall’altro,
gli effetti problematici sull’evoluzione delle storie individuali
(formative, lavorative, sociali)”. ( Maria
Luisa Pombeni ) L'orientamento,
infatti, migliora l'efficienza e l'efficacia dei sistemi di
istruzione, formazione e lavoro attraverso la sua azione di
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, attraverso il
potenziamento dell'incontro tra domanda e offerta di competenze
favorendo il successo formativo e l'occupabilità"
A
cura di Gabriella Dragani
sabato 11 maggio 2013
Un augurio speciale a queste mamme
Alle
donne immigrate mamme lontane da casa. In
Italia oltre 890 mila badanti. Molte hanno lasciato in patria i
figli, mamme che hanno dovuto ''imparare a vivere senza". La fatica di mantenere i vincoli familiari, nella speranza di
un futuro migliore.
Alle
madri detenute. Essere madre "dentro" ovvero madri detenute con figli .
Sono madri
in difficoltà. Al 31 dicembre scorso erano 41 i bambini con meno di
3 anni costretti in istituto con la mamma (erano 51 nel 2011). Il
sistema penitenziario italiano conta 17 asili nido, di cui 3 non
funzionanti e uno in allestimento.
Alle
madri che non sono più tali. Nel rapporto sullo stato delle madri
nel mondo si evidenzia che nonostante il crollo della mortalità
dagli anni ’90 ad oggi, l’Africa sub-sahariana resta la più
colpita, ma tra i paesi industrializzati gli Usa sono al primo posto,
con più di 11 mila piccole vittime.
Alle
madri e al 3 D ovvero come alcuni ricercatori brasiliani hanno
prodotto dei modelli che consentirebbero, una volta sul mercato, alle
donne non vedenti di rendersi conto delle dimensioni del bambino
esattamente come fanno le madri "normodotate".
A
tutte le madri del mondo. Amano i figli tutte allo stesso modo.
Alle
madri che hanno i figli che vivono all'estero perché la ricerca di
lavoro li ha portati lontano. La crisi incide in maniera pesante
anche sui legami familiari.
Alle
madri che hanno i figli disabili. L'amore che hanno per i propri
figli è pari alla forza che mettono per combattere per i loro
diritti.
Alle
madri che hanno i figli disabili. Combattono per i diritti dei
loro figli e per i diritti dei figli altrui.
Alle
madri maltrattate, picchiate, violentate, uccise.
giovedì 9 maggio 2013
Organizzazione di volontario o associazione di promozione sociale. Risponde l'avvocato.
Siamo
un gruppo di cittadini che vorrebbe costituire un organismo privato
per sostenere ed assistere giovani con disagio sociale e a rischio
devianza.
Inizialmente
il nostro ente vorrebbe organizzare delle campagne di prevenzione e
sensibilizzazione e in una fase successiva occuparsi di attività di
tipo operativo. Il nostro dubbio è su quale forma giuridica
orientare la nostra costituzione formale. Quale e la migliore formula
: volontariato o associazione di promozione sociale? E possibile
essere contemporaneamente socio o volontario si un altro ente o
cooperativa?
Se
decidete di avvalervi “in modo determinante e prevalente delle
prestazioni personali, volontarie e gratuite” dei soci
dell'Associazione per lo svolgimento delle azioni di
sensibilizzazione, si ritiene più adeguata (in ragione dei benefici
fiscali e finanziari acquisibili) la forma "organizzazione di
volontariato" di cui alla L. 266/91. Se al contrario l'apporto
volontario non è determinante o è residuale allora appare più
idonea la formula dell'associazionismo.
Inoltre
è necessario distinguere anche rispetto
- ai destinatari: per le odv gli utenti sono i soggetti “terzi” svantaggiati (anziani, minori, disabili, tossicodipendenti, indigenti, ecc.) o la comunità nel caso della tutela dei beni culturali ed ambientali; per le aps gli utenti sono gli iscritti, i soci e soggetti “terzi” anche non svantaggiati;
- alle attività: per le odv azioni rivolte alla solidarietà sociale valorizzazione e assistenza alla persona, sanità, tutela dell’ambiente e dei beni culturali, soccorso e protezione civile; per le aps azioni di utilità sociale (culturale, civile, ricreativa, sportiva, educazione istruzione, turismo sociale, etica-spirituale, ecc.);
- prestazioni dei soci: per le odv sono gratuite e possono essere riconosciuti solo rimborsi spesa autorizzati, documentati e giustificati; per le aps le prestazioni dei soci devono essere prevalentemente gratuite (vi possono essere soci che in caso di particolare necessità prestano la loro attività a titolo di lavoro autonomo o subordinato);
- onlus: le odv lo sono di diritto, le aps se iscritte all’anagrafe su richiesta alla direzione regionale delle Entrate e con attività e statuti conformi al D.Lgs. 460/97;
- le attività commerciali: per le odv devono essere attività occasionali e marginali ex D.M. 25.5.1995 mentre per le aps sono ausiliarie e sussidiarie. Per le stesse è inoltre possibile svolgere attività commerciale artigianale, agricola ex art. 4 L. 383/00
Ecco
seguendo queste indicazioni la vostra scelta sarà dettata dalle
vostre attitudini ed esigenze. Infine i soci e/o i volontari possono
essere contemporaneamente soci di altre organizzazioni, associazioni
o cooperative sociali, almeno nel breve termine.
A cura dell'Avv. Luigi Marrazzo
martedì 7 maggio 2013
DISAGIO GIOVANILE. RISPONDE LA DOTT.SSA FRANCESCA FILICE
Gentile
Dott.ssa,
mio
figlio ha quattordici anni, da un po’ di tempo la situazione in
famiglia è diventata insostenibile, infatti non
vuole studiare, e' sgarbato e in alcuni casi anche maleducato, mi
sfida continuamente senza temere neanche punizioni. Abbiamo provato a
privarlo del computer e gli abbiamo impedito di frequentare un gruppo
di coetanei, perché a nostro avviso “poco raccomandabili” (uno
dei quali al momento è in affidamento in prova ai servizi sociali,
perché è stato trovato in possesso di droga), ma ciò non è
servito a cambiare le cose, anzi i suoi comportamenti continuano ad
essere impertinenti e il suo linguaggio sempre più scurrile.
Caratterialmente e' molto introverso .
Io
e mio marito, siamo disperati non sappiamo più come comportarci e
ogni giorno ci chiediamo dove abbiamo sbagliato, cosa non gli abbiamo
dato o se gli abbiamo dato troppo.
Mi
scusi per lo sfogo, ma lei può immaginare come si sentano due
genitori che pensano di aver fallito con il proprio figlio. Ci dia un
consiglio. Grazie mille. Maria da Cosenza
Certamente
il mestiere di genitori non è dei più facili, un genitore in
difficoltà o che commette degli errori nel suo rapporto con i figli,
è un genitore in crisi di adattamento nel suo difficile compito di
educatore, è una persona che spesso sbaglia solo per amore e per
desiderio di far bene.
Mentre
i genitori, possono ricordare di essere stati adolescenti e, quindi,
comprendere i problemi dei loro figli, a questi ultimi riesce
difficile capire i genitori, le loro difficoltà e paure, dunque
diventa facile disapprovarne l'operato. Ciò fa si che, soprattutto
nell’età adolescenziale, tutti i comportamenti dei genitori
vengano criticati, risultando così sbagliati e inadeguati.
Penso
che lo scontro a volte sia necessario, perché è anche grazie a
questo che i figli crescono e i genitori stabiliscano i propri ruoli;
è però fondamentale che quest’ultimi si confermino tali con
l’istituzione e il rispetto da parte dei figli, di regole
fondamentali e utili per la vita.
È
essenziale far capire ai figli cosa è giusto fare e cosa invece è
sbagliato, quali sono i comportamenti che possono avere conseguenze
negative e pesanti, quindi più che punirlo è necessario soffermarsi
sulla comunicazione, saper leggere quei messaggi verbali e non
verbali e dargli la giusta importanza.
a cura della Dott.ssa Francesca Filice
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