Oggi
22 aprile è la Giornata della Terra.
Ma un giorno basterà a cambiare le sorti del nostro pianeta? E’
forse quello che si chiedono da alcuni anni anche gli organizzatori
di un’importante evento internazionale: The
Earth Day,
la più grande manifestazione ambientale del pianeta, l’unico
momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare
la Terra e promuoverne la salvaguardia. La Giornata della Terra,
momento fortemente voluto dal senatore statunitense Gaylord Nelson e
promosso ancor prima dal presidente
John Fitzgerald Kennedy, coinvolge ogni anno fino a un miliardo di
persone in ben 192 paesi del mondo e dal 1970 fa l'obiettivo lavora
per promuovere la formazione nei cittadini e nelle istituzioni di una
nuova coscienza ambientale. Gli eventi climatici catastrofici che si
verificano sempre più di frequente, secondo molti studiosi, non
sarebbero frutto di una normale alternanza climatica ma di qualcosa
di più
importante e pericoloso per il benessere del nostro pianeta. Ma
è possibile contrastare il riscaldamento globale?
Damon
Matthews
della
Concordia University di Montréal e Susan
Solomon
del
MIT sostengono, due
scienziati sostengono -
in una recente intervista rilasciata alla rivista Science
-
che il global warming è ormai irreversibile, ma anche che i suoi
effetti sono ancora contenibili, a patto di agire
e che bisogna chiarire e rendere univoci a tutto il pianeta due
concetti
chiave relativi al global
warming:
1.
la irreversibilità dei cambiamenti climatici in atto.
Il
pianeta si sta riscaldando. È un dato di fatto ed è irreversibile.
2.
La inevitabilità delle peggiori conseguenze possibili.
Ma
la velocità con la quale il pianeta si riscalda e di quanti gradi
aumenterà la temperatura media globale nei prossimi decenni sono
fattori ancora nelle nostre mani e le nostre azioni li influenzeranno
in modo significativo. Gli scenari peggiori, insomma, sono evitabili.
Irreversibile, ma non inevitabile e i due scienziati sono convinti
che i cambiamenti climatici che già avvertiamo come abitanti di
questo pianeta e che sono già avvenuti sono irreversibili e sono
assolutamente scientifici soprattutto se comparati a quelli di
qualche secolo fa. Cambiare si può? E' necessario ridurre i gas
serra, invertire la rotta di un consumo insensato, fermare la
deforestazione, cambiare la mentalità dei cittadini ... «Nel corso
degli anni ho sentito molti politici affermare che la situazione è
senza speranza, in qualche modo obbligata
dalle
emissioni già presenti in atmosfera», afferma Matthews, che
considera questa posizione "una buona scusa per non agire".
“ ...e non è vero che il tasso di aumento della temperatura
globale sia ormai determinato, indipendentemente dalla quantità o
dalla velocità di riduzione delle emissioni. Il global warming c'è
e ci sarà, ma il modo e la velocità con cui aumenteranno le
temperature non sono ancora condizionati dal sistema climatico ma
dalle nostre scelte».
I
fallimenti delle annuali conferenze sul clima offrono uno scenario
deludente e nei paesi altamente industrializzati manca la volontà di
intervenire su di un sistema di sviluppo che deve raffrontarsi e
mettersi in linea con crescite economiche e PIL ad alto incremento
in paesi come Cina e India. Il lavoro di ricerca e di promozione e
sensibilizzazione di Matthews e Solomon ha trovato molte ed
importanti nel mondo scientifico, come la ricercatrice Katharine
Hayhoe, climatologa presso la Texas Tech University, la quale afferma
che l'equivoco tra irreversibile e inevitabile è un errore tipico
dei politici che non vogliono determinare una “rivoluzione”
culturale sul tema dell'ambiente. La stessa è inoltre consapevole
che nel lavoro di Matthews e della Solomon vi sia un messaggio di
fiducia negli uomini perché un'azione di promozione e cambiamento
può combattere «l'inerzia che ci porta a credere che ogni azione
sia inutile. Ma agire», afferma, «è possibile, oltre che
necessario».
A
cura di Gabriella Dragani
Cos'è
la CO2 equivalente?
È
un metodo che permette di confrontare l'impatto dei diversi gas serra
riducendoli tutti, nei calcoli, a una quantità equivalente di
anidride carbonica (CO2). Oltre a quest'ultima, altri gas serra di
origine sia naturale sia antropica (ossia prodotti dall'uomo) sono:
il vapore acqueo (H2O), il protossido di azoto (N2O, ossido di
diazoto), il metano (CH4). Altri gas serra, ma di origine
esclusivamente antropica, sono: i clorofluorocarburi (CFC) e altre
molecole cloro-fluoro, e un'ampia gamma di gas alogenati, che hanno
applicazioni civili (per esempio in anestesia) e militari (armi
chimiche).
Nessun commento:
Posta un commento