lunedì 22 aprile 2013

Oggi 22 aprile 2013 è la Giornata della Terra




Oggi 22 aprile è la Giornata della Terra. Ma un giorno basterà a cambiare le sorti del nostro pianeta? E’ forse quello che si chiedono da alcuni anni anche gli organizzatori di un’importante evento internazionale: The Earth Day, la più grande manifestazione ambientale del pianeta, l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia. La Giornata della Terra, momento fortemente voluto dal senatore statunitense Gaylord Nelson e promosso ancor prima dal presidente John Fitzgerald Kennedy, coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo e dal 1970 fa l'obiettivo lavora per promuovere la formazione nei cittadini e nelle istituzioni di una nuova coscienza ambientale. Gli eventi climatici catastrofici che si verificano sempre più di frequente, secondo molti studiosi, non sarebbero frutto di una normale alternanza climatica ma di qualcosa di più importante e pericoloso per il benessere del nostro pianeta. Ma è possibile contrastare il riscaldamento globale? Damon Matthews della Concordia University di Montréal e Susan Solomon del MIT sostengono, due scienziati sostengono - in una recente intervista rilasciata alla rivista Science - che il global warming è ormai irreversibile, ma anche che i suoi effetti sono ancora contenibili, a patto di agire e che bisogna chiarire e rendere univoci a tutto il pianeta due concetti chiave relativi al global warming: 1. la irreversibilità dei cambiamenti climatici in atto.

Il pianeta si sta riscaldando. È un dato di fatto ed è irreversibile. 2. La inevitabilità delle peggiori conseguenze possibili.


Ma la velocità con la quale il pianeta si riscalda e di quanti gradi aumenterà la temperatura media globale nei prossimi decenni sono fattori ancora nelle nostre mani e le nostre azioni li influenzeranno in modo significativo. Gli scenari peggiori, insomma, sono evitabili. Irreversibile, ma non inevitabile e i due scienziati sono convinti che i cambiamenti climatici che già avvertiamo come abitanti di questo pianeta e che sono già avvenuti sono irreversibili e sono assolutamente scientifici soprattutto se comparati a quelli di qualche secolo fa. Cambiare si può? E' necessario ridurre i gas serra, invertire la rotta di un consumo insensato, fermare la deforestazione, cambiare la mentalità dei cittadini ... «Nel corso degli anni ho sentito molti politici affermare che la situazione è senza speranza, in qualche modo obbligata dalle emissioni già presenti in atmosfera», afferma Matthews, che considera questa posizione "una buona scusa per non agire". “ ...e non è vero che il tasso di aumento della temperatura globale sia ormai determinato, indipendentemente dalla quantità o dalla velocità di riduzione delle emissioni. Il global warming c'è e ci sarà, ma il modo e la velocità con cui aumenteranno le temperature non sono ancora condizionati dal sistema climatico ma dalle nostre scelte».


I fallimenti delle annuali conferenze sul clima offrono uno scenario deludente e nei paesi altamente industrializzati manca la volontà di intervenire su di un sistema di sviluppo che deve raffrontarsi e mettersi in linea con crescite economiche e PIL ad alto incremento in paesi come Cina e India. Il lavoro di ricerca e di promozione e sensibilizzazione di Matthews e Solomon ha trovato molte ed importanti nel mondo scientifico, come la ricercatrice Katharine Hayhoe, climatologa presso la Texas Tech University, la quale afferma che l'equivoco tra irreversibile e inevitabile è un errore tipico dei politici che non vogliono determinare una “rivoluzione” culturale sul tema dell'ambiente. La stessa è inoltre consapevole che nel lavoro di Matthews e della Solomon vi sia un messaggio di fiducia negli uomini perché un'azione di promozione e cambiamento può combattere «l'inerzia che ci porta a credere che ogni azione sia inutile. Ma agire», afferma, «è possibile, oltre che necessario».
A cura di Gabriella Dragani






Cos'è la CO2 equivalente?
È un metodo che permette di confrontare l'impatto dei diversi gas serra riducendoli tutti, nei calcoli, a una quantità equivalente di anidride carbonica (CO2). Oltre a quest'ultima, altri gas serra di origine sia naturale sia antropica (ossia prodotti dall'uomo) sono: il vapore acqueo (H2O), il protossido di azoto (N2O, ossido di diazoto), il metano (CH4). Altri gas serra, ma di origine esclusivamente antropica, sono: i clorofluorocarburi (CFC) e altre molecole cloro-fluoro, e un'ampia gamma di gas alogenati, che hanno applicazioni civili (per esempio in anestesia) e militari (armi chimiche).

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