Gentile
dottoressa,
ho
40 anni, due figli e da tempo sono separata, dopo una relazione
coniugale durata circa 15 anni. Io e il mio ex-marito infatti,
abbiamo deciso di separarci a causa di litigi continui.
Nonostante
la separazione, i nostri rapporti continuano ad essere conflittuali e
i diverbi sono sempre più frequenti, a causa delle inadempienze da
parte di lui, nonostante l’affido condiviso, stabilito
dal giudice.
La
gestione dei rapporti con i figli, rappresenta spesso uno dei motivi
di discordia per una coppia di coniugi oramai separati.
Ad
oggi, l’affidamento condiviso rappresenta una delle strada
migliore per garantire gli interessi dei minori , uno strumento per
salvaguardare il benessere dei figli, e allo stesso tempo, richiamano
i due ex coniugi all’assunzione di maggiori responsabilità.
L’affido
condiviso è inoltre considerato uno dei metodi idonei a stabilizzare
la condivisione del ruolo genitoriale nell’interesse dei figli
minori e adeguato a tutelare, per quanto possibile, il ruolo
genitoriale di entrambi i coniugi.
Con
l’affidamento condiviso, le decisioni importanti per la vita del
minore vengono stabilite obbligatoriamente di comune accordo tra i
genitori, ciò determina, la necessità di una collaborazione e un
dialogo pacifico sui bisogni dei figli.
Di
recente la Suprema Corte ha stabilito che l’affido condiviso, oltre
a un accordo sugli obiettivi educativi, richiede una buona alleanza
genitoriale e un profondo rispetto dei ruoli assunti. Pertanto, se
tra i genitori non c’è rispetto reciproco e dialogo civile, è
bene che i giudici valutino accuratamente la situazione, prima di
concedere l’affidamento condiviso.
a cura della Dott.ssa Francesca Filice
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