Le stazioni per progetti di solidarietà
Ferrovie
dello Stato Italiane, Rete Ferroviaria Italiana e CSVnet hanno
firmato un protocollo d'intesa che mette a disposizione del
volontariato circa 1700 stazioni per realizzare progetti di
solidarietà. Qualche mese fa Ferrovie dello Stato Italiane,
Rete Ferroviaria Italiana e CSVnet, Coordinamento Nazionale
dei Centri di Servizio per il Volontariato, hanno firmato a Roma un
protocollo d'intesa per sviluppare azioni innovative di sostegno
sociale su tutto il territorio nazionale.Il progetto "Volontariato
in stazione" interesserà gli spazi di circa 1700 stazioni
impresenziate, (definite così perché non è più necessaria la
presenza fisica di personale ferroviario, in quanto sono gestite a
distanza da sistemi altamente tecnologici), che diverranno,
grazie all'accordo, spazi fruibili d'incontro e promozione del
volontariato.
In
sinergia e per tramite dei Centri di Servizio per il Volontariato
(CSV), la cui base sociale rappresenta più del 50% del volontariato
nazionale, il patrimonio immobiliare costituito dalle stazioni
impresenziate sarà così a disposizione per realizzare
iniziative solidali diversificate, come progetti d'inclusione sociale
per soggetti a rischio, attività di protezione civile, azioni
finalizzate alla valorizzazione delle peculiarità storiche,
culturali, ambientali del territorio e molto altro.
Un
"Comitato di Valutazione", composto dai referenti di
ciascuna delle tre parti, si occuperà di approvare i singoli
progetti e definire condizioni e modalità di realizzazione.
L'accordo,
della durata di quattro anni, con possibilità di rinnovo, è già
entrato nel vivo in alcuni territori come a Napoli dove si stanno
definendo le condizioni per la concessione degli spazi della stazione
di Napoli Gianturco al CSV di Napoli perché vi trasferisca
la sede. Un altro esempio importante e recente di progetto di
riqualificazione del patrimonio è stata la trasformazione di parte
della stazione di Ronciglione in casa di accoglienza
per famiglie con bambini affetti da malattie oncologiche. La stazione
è stata ceduta in comodato d’uso gratuito per sei anni, ora è del
tutto trasformata e gestita dall’ associazione Cuore di Mamma.
L'utilizzo di questi spazi permette una volta siglato l'accordo e
completata la ristrutturazione, di poter ammortizzare i costi di
struttura che in un contesto di crisi rappresentano un risparmio non
marginale e allo stesso modo la messa in funzione della sede
permetterà di riqualificare e valorizzare lo spazio a beneficio di
cittadini e viaggiatori. L'apertura del volontariato a percorsi
strutturati di collaborazione non solo genera nuove potenzialità
operative ma stimola le nostre associazioni ad attivare ulteriori
sinergie tra di loro, con le pubbliche istituzioni e con le realtà
produttive del nostro paese. Ciò non può che migliorare la portata
e la qualità delle azioni che il volontariato mette in campo ogni
giorno per soddisfare i bisogni crescenti e complessi delle nostre
comunità.
A
cura della redazione
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