lunedì 21 aprile 2014

Ancora sul tema della cittadinanza attiva.





Che cos'è la cittadinanza attiva?


Il termine cittadinanza esprime un vincolo, che è anche un diritto, di appartenenza a una
città o a uno stato da parte di un individuo, nativo o naturalizzato, detto cittadino. In ambito giuridico, il termine indica l’insieme dei diritti e dei doveri di chi appartiene a un determinato stato o a una determinata comunità. La cittadinanza può essere vista come uno status del cittadino, ma anche come un rapporto giuridico tra cittadino e stato. Il concetto di cittadinanza si ricollega alla titolarità di determinati diritti, detti appunto diritti di cittadinanza, enunciati nelle costituzioni e nelle dichiarazioni dei diritti e che si distinguono in diritti civili, diritti politici e diritti sociali. Ai cittadini in quanto membri della comunità politica spettano in genere alcuni diritti che prendono il nome di diritti politici: ad esempio il diritto di voto, di essere eletti alle cariche pubbliche, di associarsi in un partito politico, di accedere ai pubblici uffici. In Italia questi diritti sono solennemente enunciati dalla Costituzione, che riconosce fra l’altro al cittadino italiano il diritto al lavoro, alla libera circolazione, alla riunione e all’associazione. A tutte le persone in quanto esseri umani e indipendentemente dal possesso della cittadinanza spettano invece alcuni diritti che prendono tradizionalmente il nome di diritti della persona: ad esempio il diritto alla manifestazione del pensiero e il diritto alla libertà religiosa.

Semplificando molto, quando si sente la parola Cittadinanza di solito vengono in mente due cose: un insieme di regole(diritti e doveri) e un gruppo di persone (i cittadini). Il primo concetto deriva dal fatto che essere cittadini implica necessariamente essere riconosciuti tali da uno stato, con il quale abbiamo un rapporto definito da diritti e doveri. I Cittadini hanno certi diritti riconosciuti e garantiti dallo stato e sono tenuti a rispettare determinati doveri nei confronti dello stato stesso. La cittadinanza in questo caso è un legame/relazione tra un cittadino e il proprio stato e diciamo che può essere considerata una relazione di tipo verticale. Quando pensiamo alla cittadinanza come all'insieme di persone, ad esempio i cittadini italiani, questo concetto assume una dimensione orizzontale, una relazione paritaria tra tutti gli appartenenti allo stesso gruppo. In questo caso cittadinanza significa anche appartenenza, sia ad uno stato che ad un gruppo di persone con il quale ci identifichiamo e con il quale siamo in genere solidali. La cittadinanza attiva è la capacità dei cittadini di organizzarsi in modo multiforme, di mobilitare risorse umane, tecniche e finanziarie, e di agire con modalità e strategie differenziate per tutelare diritti esercitando poteri e responsabilità volti alla cura e allo sviluppo dei beni comuni. La parola chiave condivisione non si limita alla sfera degli interessi, ma occorre che si estenda a un insieme di valori. Favorire la consapevolezza di valori condivisi, lavorare perché l’azione comune non prescinda da essi, prima ancora di essere un esercizio politico, si configura come un fatto eminentemente educativo. Il significato di cittadinanza ha un valore aggiunto che risiede sicuramente nei termini di cittadinanza attiva e solidale. Per Attiva si intende un voler prendere parte concretamente all’azione civica nelle sue molteplici forme, per solidale si intende invece avere un occhio attento e pronto verso chi, per vari motivi si sente fuori, non integrato, non coinvolto nella vita pubblica. Attraverso la prospettiva della cittadinanza attiva, si propongono processi di cambiamento, i concetti di cittadinanza e di democrazia si fondano infatti sulla cooperazione e sul rispetto reciproco. L’ obiettivo è educare cittadini (consumatori critici) che siano capaci di giocare il proprio ruolo nel guidare scelte politiche e nel promuovere comportamenti ispirati ai principi di un’economia, di uno sviluppo e di una società sostenibili. La scuola educa alla cittadinanza attiva, al bene comune, al senso dello Stato e delle istituzioni, se è capace di stabilire essa stessa un ponte con il territorio, con la città, con i problemi che attraversano la vita della comunità, a livello locale e planetario L’umano va ampliato sia nella direzione del vissuto esistenziale e della relazione interpersonale, rispetto dei diritti umani, cultura della legalità, sviluppo equo e sostenibile, interculturalità costituiscano il quadro valoriale di riferimento per nuove relazioni di comunità, ai vari livelli, per una convivenza civile non segnata dal degrado, dalla paura, dall’esclusione. Dobbiamo riscoprire il valore del bene comune da costruire insieme, della cittadinanza attiva, del sapersi assumere le responsabilità, della partecipazione alla vita sociale, culturale, politica.

Ad ognuno, per la sua parte, compete l’esercizio del potere, come possibilità e capacità di poter essere e poter fare il cittadino, di intervenire sulle decisioni, di prendersi cura della comunità. C’è bisogno di un forte senso delle istituzioni, dello stato, della legalità e a ciascuno è richiesto di adoperarsi perchè la democrazia, il pieno rispetto della Costituzione - con i principi di libertà, di giustizia e di uguaglianza in essa sanciti - restino punti fermi di scelte e progetti politici ed economici. L’esercizio delle responsabilità sociali richiede conoscenza, competenza, progettualità, capacità che si acquisiscono in un quotidiano impegno ad informarsi, a partecipare, a pagare di persona, a scendere in campo. Sotto questo aspetto tre sono gli elementi che guidano i processi di cittadinanza attiva:  Informazione,Espressione, Azione. Essere un Cittadino Attivo significa prima di tutto essere cosciente dei propri diritti e dei propri doveri, questo implica necessariamente informarsi. Questa informazione deve essere fornita prima di tutto dalle istituzioni (Stato, scuola) e dai media (televisione, Giornali) ma credo che un Cittadino Attivo debba fare lo sforzo per cercare di avere un minimo informazioni anche da altre fonti, in modo da potersi fare un'idea propria e non condizionata. Una volta informato il Cittadino Attivo dovrebbe adoperarsi per esprimere e per far conoscere il proprio pensiero. Il modo più semplice per esprimere il proprio pensiero è parlarne con altre persone, magari con gli amici discutendo non solo di gossip o shopping. Andare a votare (e votando anche scheda nulla o bianca se necessario) è invece il modo migliore per far rispettare attivamente il proprio pensiero. Infine vi è un obbligo morale di un cittadino Attivo quello di Agire nel cercare di “risvegliare” altre persone, cercando di attivarle, oppure partecipando nella società come detto prima nel volontariato, in campo civile, in politica o in altri campi. 
a cura della Redazione

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