Omofobia
Davide,
Simone, Andrea, sono solo gli ultimi di una lunga lista di nomi di
ragazzi morti a causa dell’omofobia, reato oggi non ancora punibile
penalmente. Nell’era della modernità e dell’emancipazione
l’omofobia sembra essere oggi un fenomeno quanto mai attuale e
preoccupante, una vera e propria emergenza.
La
letteratura ha identificato bisessuali e omosessuali come categorie
ad elevato rischio suicidio oltre che di emarginazione sociale. In
particolare sembra che i pregiudizi e gli atteggiamenti negativi,
messi in atto nei confronti dei giovani omosessuali, finiscano per
trasformarsi in una vera e propria realtà che viene interiorizzata e
trasformata in idee errate e disfunzionali quali ad esempio la paura
di essere sbagliati, di non meritare amore e di deludere genitori e
amici. Dal punto di vista psicologico gli effetti sono spesso
devastanti poiché vengono ripetutamente sperimentati da parte di chi
subisce atti vessatori e umilianti , vissuti depressivi, ansiosi, di
fallimento e di vergogna i cui effetti sono diversi e spesso gravi.
Recenti
ricerche (V. Lingiardi, 2013) mostrano infatti che gli adolescenti
che scoprono la propria omosessualità pensano al suicidio fino a tre
volte di più rispetto ai coetanei eterosessuali. Questo dato così
allarmante è dovuto non solo all'immagine negativa di sé che il
giovane omosessuale interiorizza a causa della evidente diversità
che sente rispetto agli altri ma anche e soprattutto allo stigma
sociale che ne deriva. Tutto ciò compromette la qualità dello
sviluppo affettivo, emozionale, relazionale (fuori e dentro le
relazioni di coppia) e più in generale della personalità.
Alla
luce delle svariate ricerche e dei numerosi casi di vittime di
omofobia, oggi dovremmo essere tutti un po’ più consapevoli circa
le responsabilità che ognuno di noi ha nella diffusione allarmante
di questo triste fenomeno.
Scuola
e famiglia sono fondamentali nel favorire la costruzione di una
società che promuova la cultura della differenza, dei pari diritti,
dell’ascolto e dell’accettazione.
Non
esistono antidoti, la soluzione è nell'amore e nel rispetto per
gli altri.
A cura della Dott.ssa Simonetta Bonadies
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