È
un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza.
Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno
sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto
a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società.
Questo posto è riservato a loro, affinché la quotidianità
non sommerga quanto avvenuto.
Si
occupa un posto in un cinema, un teatro, un treno, sulla metro o a
scuola, per lasciare un segno della nostra presenza: con un giornale,
una borsa, un mazzo di chiavi, un cappello. "Quel posto è mio,
tornerò ad occuparlo". Per molte, troppe donne, non sarà più così.
POSTO OCCUPATO è un’idea, un dolore, un pensiero, una reazione che
ha cominciato a prendere forma man mano che i numeri crescevano e
cresceva l’indignazione di fronte alla notizia dell’ennesima
donna assassinata. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un
ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita,
occupava un posto nella società, sul tram, a scuola, in
metropolitana. Quel posto vogliamo riservarlo a loro, affinché
la quotidianità sommerga il dolore, l'assenza, il vuoto, per simbolizzare un’assenza che
avrebbe dovuto essere presenza se non ci fosse stato l’incrocio
fatale con un uomo che ha manifestato la sua bestialità,
ammantandola di un “amore” che altro non è che disprezzo. Con
un definitivo e ultimo gesto per sancire un presunto diritto di
proprietà. POSTO OCCUPATO è partito il 29 giugno dall’anfiteatro
della villa Comunale di Rometta (Messina), luogo di nascita di Maria
Andaloro, editore della rivista online “La Grande Testata” e
ideatrice del progetto. La prima fila dell’anfiteatro è stata
occupata da un paio di scarpe rosse, da un mazzo di chiavi, da una
borsa, lì cristallizzati a testimonianza di un delitto. La
speranza di POSTO OCCUPATO è che il “contagio” si estenda anche
alle altre città italiane, e che le Istituzioni, i Comuni, i Servizi
di ogni genere e i luoghi di aggregazione sociale raccolgano l’invito
a riservare un “posto” in memoria delle donne vittime di ogni
forma di violenza. E che questa assenza urlasse la mostruosità del
suo perché. Questa
iniziativa si rivolge ai singoli cittadini così come alle
Istituzioni, le Associazioni e agli Enti di ogni genere, che possono
manifestare il loro sostegno con una semplice firma o in tutti i
modi che riterranno opportuno. Vi invitiamo a inviare foto,
comunicati, attestazione di adesione, che verranno di volta in volta
pubblicati sul sito: www.postoccupato.org
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