mercoledì 12 novembre 2014

Un campo di volontariato per costruire la biblioteca di Lampedusa

La sezione italiana di Ibby, associazione fondata nel dopoguerra in Germania, concluderà dal 15 al 22 novembre una raccolta di libri e un campo di lavoro per dotare l’isola di una struttura per bambini e ragazzi



Da due anni Ibby Italia sta lavorando per la costruzione di una biblioteca per i bambini e i ragazzi di Lampedusa, un servizio sino ad oggi inesistente sull'isola. A breve un nuovo campo di lavoro porterà un gruppo di volontari a contribuire in loco alla realizzazione di questo sogno "Per i mille bambini che popolano l'isola è un diritto avere una biblioteca a disposizione" spiega Deborah Soria, tra le volontarie di Ibby Italia impegnate nel progetto di cooperazione internazionale “Libri senza parole. Dal mondo a Lampedusa e ritorno”. Il programma prevede una raccolta di libri e una serie di campi di lavoro sull'isola, l'ultimo dei quali avrà luogo dal 15 al 22 novembre prossimo. La storia di Ibby è affascinante: l'associazione internazionale è stata affondata dalla tedesca Jella Lepman, ingaggiata nel dopoguerra dall’esercito americano come “esperta dei bisogni culturali ed educativi delle donne e dei bambini dell’area americana”. La Lepman pensò di ripartire dai libri, eliminati quasi del tutto sotto la dittatura nazista, e iniziò proprio dalla letteratura per i bambini, perchè “saranno i più piccoli che mostreranno poi agli adulti la via da percorrere”. Dando seguito alle idee della sua fondatrice, Ibby continua a portare i libri lì dove non ce ne sono, per sfamare le menti e creare ponti tra culture. Secondo il Rapporto sulla promozione della lettura in Italia 2013, curato dal Forum del libro, nel 2012 soltanto il 46% degli italiani ha letto almeno un libro, contro l’82% della Germania, il 70% della Francia e il 61,4% in Spagna; una famiglia su dieci non ha neanche un libro a casa e i comuni che non hanno nè biblioteche nè librerie sono numerosi.

















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