martedì 25 marzo 2014

Mettiamoci InMovimento, al via la consultazione online

Da oggi al via la consultazione online della piattaforma civica proposta da Vita in collaborazione con Fondazione Ahref. 



È il punto di intersezione tra concetto di “media” (ovvero uno strumento per trasmettere, per “mediare”) e l’attivazione come espressione più compiuta di una cittadinanza responsabile. Il tutto, in una forma semplice, immediata, fruibile nel modo più aperto e accessibile: una piattaforma web. Per dirla con Henry Jenkins, i media civici possono essere definiti come «media usati per promuovere e amplificare l’impegno civico».
In Italia il primo esperimento compiuto di realizzazione e messa a disposizione di questo strumento di cittadinanza attiva è stato tradotto in realtà da Fondazione <Ahref, che con la piattaforma Civici ha messo a disposizione di cittadini, partiti, organizzazioni e istituzioni uno strumento per discutere, condividere e organizzare le proposte di una comunità. «Abbiamo esordito con tantissimo entusiasmo, ma anche con molte ansie, lanciandoci con una versione beta e aprendo il confronto su un tema chiave come le proposte di Riforma Costituzionali», spiega Adolfo Frediani, project manager di Fondazione <Ahref. «E, nonostante fosse un esordio assoluto, ha funzionato». Un battesimo del fuoco che ha dimostrato, su una tematica pur così complicata e aperta potenziali “divagazioni”, che le regole che governano la piattaforma e la partecipazione collaborativa sono chiare, sono immediatamente comprese, e consentono di costruire dialogo «senza generare quel “rumore” generato da chi spesso partecipa ai forum di discussione solo perché ha del tempo da perdere. Qui, invece, si entra e si porta il proprio contributo di idee, ma per costruire», chiarisce Frediani, elencando le “regole di ingaggio” della piattaforma: ogni utente può partecipare portando un solo commento per ogni proposta, evitando così “l’effetto replica” in cui si avvitano i forum; è possibile allegare documentazione a supporto del proprio contributo; al momento del login è richiesta una sorta di autocertificazione dei criteri di comportamento, «il che allunga un po’ i tempi di login», spiega Frediani, «ma è già un’assunzione di responsabilità e di serietà da parte dell’utente».  
È su questo strumento, e grazie ai consigli e all’esperienza dello staff di Civici, che Vita ha deciso di mettere in condivisione e aprire alla discussione e al contributo ideale di tutti “InMovimento”la piattaforma di attivazione civica – incardinata su sette verbi chiave – che chiama a ridefinire, insieme, i termini dell’impegno per la costruzione del bene comune. Sette temi, dunque, che danno la possibilità a ogni utente di contribuire al dibattito portando sette idee  sette innovative visioni del futuro.  «La Piattaforma di temi di attivazione che Vita propone è una bella sfida per la piattaforma Civici», sottolinea Frediani, «perché ci consente, in un certo senso, di sperimentarne a fondo le potenzialità del sistema. Vengono rimessi alla discussione degli utenti più temi, su più aree di dibattito diverso, dove anche la possibilità di apportare contributi, allegare documenti e buone pratiche è molto ampia. Consente anche a noi, insomma, di metterci "in movimento"».
Da parte di Vita, sottolinea il presidente Riccardo Bonacina, “Ci aspettiamo un contributo vero e consapevole da parte di cittadini e organizzazioni per precisare e dare più sostanza alla Piattaforma civica che noi abbiamo solo abbozzato con l'aiuto del nostro Comitato editoriale (64 organizzazioni di Terzo settore ndr) incardinandola intorno a sette verbi: educare, donare, produrre, cooperare, lavorare, curare e recuperare. Con l'obiettivo, dichiarato dallo stesso manifesto, quello diriconvocare il mondo che raccontiamo da ormai 20 anni, quello dell’Italia che s’ingaggia per il cambiamento e la risposta ai bisogni. Il nostro impegno personale e quello delle nostre organizzazioni, in questi anni, sono innanzitutto modi di esercitare la cittadinanza, sono una forma attiva di partecipazione alla  costruzione del bene comune e dell’interesse generale. Per il cambiamento di questo Paese  e dei luoghi  in cui viviamo, per farla finita con l’autoreferenzialità, per smettere di lamentarsi e praticare la sola rivoluzione che cambia, quella della positività e delle esperienze. Il Terzo settore è nato con la voglia di cambiare il mondo, non per difendere se stesso, ma per cambiare la realtà e le cose, le relazioni tra i viventi. Da qui vogliamo ripartire rimettendoci Inmovimento”.
Per aderire: inmovimento@vita.it
Per partecipare al dibattito e alla composizione della piattaforma civica, anche tramite l’invio di materiali: http://inmovimento.civi.ci/


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