giovedì 12 giugno 2014

L'Assistente Sociale secondo il Ministero di Giustizia.

La figura professionale dell'assistente sociale e il Dipartimento  Giustizia Minorile.

La figura professionale dell'assistente sociale nasce nella prima meta' del secolo scorso nelle societa' anglosassoni, Inghilterra in particolare, dove Lord Beveridge, promulgando la "Poor Law", da inizio alla moderna concezione di "Stato dei servizi". La professione dell'assistente sociale deriva, storicamente, dalla antiche confraternite di beneficienza e carita' che, soprattutto per ispirazione cattolica, si sono ben presto sviluppate in tutto il mondo occidentale.

E' comunque a partire dagli anni cinquanta che essa ha acquisito una connotazione maggiormente professionale per abbandonare, progressivamente, la vecchia immagine legata all'assistenzialismo di tipo volontaristico soprattutto femminile. Nel tempo quella dell'assistente sociale e' diventata una professione essenziale nel panorama dei servizi sociali di una societa' avanzata. La sua professionalita' viene riconosciuta anche attraverso la sempre maggiore specializzazione dell'iter necessario per conseguire l'abilitazione alla professione (Laurea in servizio sociale, laurea specialistica, esame di Stato).

La professione dell'assistente sociale e' promossa e tutelata da un Ordine Professionale Nazionale e da ordini dislocati in ogni regione d'Italia. L'assistente sociale presta la propria opera nei piu' diversi settori dei servizi: e' prevista la sua presenza nei servizi sociali territoriali, nei consultori familiari, nei servizi piu' specialistici, (Psichiatria, Tossicodipendenze, Neuro psichiatria infantile), negli ospedali, nelle carceri e negli istituti penali per i minorenni, nelle comunita', nel privato sociale e in molte altre realta' connesse alla rete dei servizi.
Pur rimanendo essenzialmente una figura che svolge il proprio ruolo nell'aiuto e quindi nel rapporto interpersonale con la persona in stato di bisogno, essa nel tempo si e' affacciata con successo anche nel campo della progettazione di interventi di politica sociale, di progettazione e gestione di servizi con compiti di coordinamento, direzione, sperimentazione di interventi, ricerca ecc. ecc.

In realta' non esiste una figura standard di assistente sociale ma ogni operatore ha finalita' e mansioni differenti che derivano dal contesto in cui lavora, dagli obiettivi del servizio in cui e' inserito e dalla direttive di politica sociale presenti in un dato territorio.

L'assistente sociale lavora spesso in integrazione con altre professioni, curando, attraverso il lavoro d'equipe, la salvaguardia dell'ottica sociale e fungendo spesso da punto di riferimento per psicologi, psichiatri, sociologi, educatori, medici, ecc. ecc. Particolarmente importante e' il ruolo che espleta in collaborazione con i Tribunali per i Minorenni e i Tribunali Ordinari.
Nel contesto della Giustizia Minorile l'assistente sociale fa parte dell'equipe multiprofessionale che segue i ragazzi e uno dei principali interlocutori dell'Autorita' Giudiziaria.
Il suo lavoro, svolto in equipe, si esprime attarverso l'attivazione di progetti personalizzati per i ragazzi, il rapporto interpersonale con il giovane e la sua famiglia nonche' attraverso la stesura di relazioni psicosociali ad uso giudiziario.

Quella dell'assistente sociale e' dunque una professione moderna ed estremamente varia, in cui ad abilita' nel campo relazionale devono essere aggiunte creativita', intelligenza e passione. 

La professione dell'assistente sociale e' da anni legalmente riconosciuta e si diventa assistente sociale attraverso un corso di laurea ormai presente in molte Universita' italiane.

da http://www.cgmtorino.it/assistentesociale.htm

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