La figura professionale dell'assistente sociale e il Dipartimento Giustizia Minorile.
La
figura professionale dell'assistente sociale nasce nella prima meta'
del secolo scorso nelle societa' anglosassoni, Inghilterra in
particolare, dove Lord Beveridge, promulgando la "Poor Law",
da inizio alla moderna concezione di "Stato dei servizi". La
professione dell'assistente sociale deriva, storicamente, dalla
antiche confraternite di beneficienza e carita' che, soprattutto per
ispirazione cattolica, si sono ben presto sviluppate in tutto il
mondo occidentale.
E' comunque a partire dagli anni cinquanta
che essa ha acquisito una connotazione maggiormente professionale per
abbandonare, progressivamente, la vecchia immagine legata
all'assistenzialismo di tipo volontaristico soprattutto
femminile. Nel tempo quella dell'assistente sociale e'
diventata una professione essenziale nel panorama dei servizi sociali
di una societa' avanzata. La sua professionalita' viene riconosciuta
anche attraverso la sempre maggiore specializzazione dell'iter
necessario per conseguire l'abilitazione alla professione (Laurea in
servizio sociale, laurea specialistica, esame di Stato).
La
professione dell'assistente sociale e' promossa e tutelata da
un Ordine Professionale Nazionale e da ordini dislocati in
ogni regione d'Italia. L'assistente sociale presta la propria
opera nei piu' diversi settori dei servizi: e' prevista la sua
presenza nei servizi sociali territoriali, nei consultori familiari,
nei servizi piu' specialistici, (Psichiatria, Tossicodipendenze,
Neuro psichiatria infantile), negli ospedali, nelle carceri e negli
istituti penali per i minorenni, nelle comunita', nel privato sociale
e in molte altre realta' connesse alla rete dei servizi.
Pur
rimanendo essenzialmente una figura che svolge il proprio ruolo
nell'aiuto e quindi nel rapporto interpersonale con la persona in
stato di bisogno, essa nel tempo si e' affacciata con successo anche
nel campo della progettazione di interventi di politica sociale, di
progettazione e gestione di servizi con compiti di coordinamento,
direzione, sperimentazione di interventi, ricerca ecc. ecc.
In
realta' non esiste una figura standard di assistente sociale ma ogni
operatore ha finalita' e mansioni differenti che derivano dal
contesto in cui lavora, dagli obiettivi del servizio in cui e'
inserito e dalla direttive di politica sociale presenti in un dato
territorio.
L'assistente sociale lavora spesso in integrazione
con altre professioni, curando, attraverso il lavoro d'equipe, la
salvaguardia dell'ottica sociale e fungendo spesso da punto di
riferimento per psicologi, psichiatri, sociologi, educatori, medici,
ecc. ecc. Particolarmente importante e' il ruolo che espleta in
collaborazione con i Tribunali per i Minorenni e i Tribunali
Ordinari.
Nel contesto della Giustizia Minorile l'assistente
sociale fa parte dell'equipe multiprofessionale che segue i ragazzi e
uno dei principali interlocutori dell'Autorita' Giudiziaria.
Il
suo lavoro, svolto in equipe, si esprime attarverso l'attivazione di
progetti personalizzati per i ragazzi, il rapporto interpersonale con
il giovane e la sua famiglia nonche' attraverso la stesura di
relazioni psicosociali ad uso giudiziario.
Quella
dell'assistente sociale e' dunque una professione moderna ed
estremamente varia, in cui ad abilita' nel campo relazionale devono
essere aggiunte creativita', intelligenza e passione.
La
professione dell'assistente sociale e' da anni legalmente
riconosciuta e si diventa assistente sociale attraverso un corso di
laurea ormai presente in molte Universita' italiane.
da http://www.cgmtorino.it/assistentesociale.htm
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